Intrattenimento

Sciopero benzinai: si divide il fronte dei gestori

Di Vincenzo: “Il governo si è presentato alla riunione di oggi con la riproposizione di meri ‘intenti’; gli stessi che già in passato, pure contenuti in protocolli formali sottoscritti ai più alti livelli di responsabilità, non sono mai stati seguiti da atti legislativi concreti”.

Insomma si evince la delusione delle associazioni per l’esito del confronto con il governo: “Si è manifestato, ancora una volta l’evidente deficit di affidabilità che il Governo ha denunciato in questi anni di inerzia rispetto all’esigenza di riformare il mercato in senso concorrenziale, in generale, ed a quella di confermare semplicemente i provvedimenti con i quali è stato riconosciuto, negli ultimi venti anni, il servizio offerto allo Stato da una intera categoria, nel particolare”.

Qualche novità dall’incontro è emersa, e qualche nuova proposta il governo l’ha messa sul tavolo, ma non si tratta esattamente di ciò in cui speravano le associazioni: “L’unica novità presentata dal sottosegretario Saglia è l”offerta’ di un nuovo, l’ennesimo, aumento delle accise sui carburanti che il Coordinamento Nazionale Unitario dei gestori di Faib Confesercenti e Fegica Cisl hanno ritenuto corretto rigettare al mittente, anche nell’interesse della collettività e del Paese”.


Landi e Di Vincenzo spiegano il motivo della delusione: “Neanche la richiesta di un intervento cogente sotto forma di decreto ministeriale, ampiamente nella disponibilità immediata dei rappresentanti del Governo, è stata mai presa seriamente in considerazione. Rimane l’amarezza per essere stati trascinati in un preteso ‘tentativo di mediazione’ senza alcuna speranza fin dal suo annuncio e palesemente strumentale, a solo uso e consumo degli aspetti comunicazionali. A queste condizioni, l’iniziativa di sciopero non può che essere confermata”.

Ma l’incontro no è stato ritenuto negativo allo stesso modo da tutti. C’è anche chi è rimasto soddisfatto come Luca Squeri di Figisc Confcommercio: “Abbiamo raggiunto l’accordo con il governo perché c’è stata una risposta concreta alle nostre richieste il governo ha individuato con chiarezza lo strumento, cioè il ddl stabilità”.