Parkinson: prevenzione con le cellule staminali
Uno studio tutto italiano farà partire tra circa due o tre mesi la sperimentazione sull’uomo dell’utilizzo di cellule staminali per la cura di una forma grave di Parkinson.E’ la prima ricerca clinica che prevede il prelievo di cellule staminali dal midollo osseo del paziente, la loro trasformazione in mesenchemiali multipotenti e la reinfusione nel paziente che ha l’obiettivo di rigenerare il tessuto cerebrale colpito.
La ricerca ora attende autorizzazione dell’Istituto Superiore di Sanità. A volere tale studio è stata la Fondazione Grigioni/Istituti Clinici di Perfezionamento e dalla Cell Factory “Franco Calori” della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.
Lo studio prevede in particolare il trattamento della Paralisi Sopranucleare Progressiva (PSP), una malattia rara che colpisce e danneggia le cellule nervose coinvolte nei circuiti che regolano automaticamente i movimenti e che provoca lentezza e rigidità. La ricerca coinvolgerà 20 pazienti adulti (40 anni di età), affetti da PSP e che il loro organismo non risponde alla terapia farmacologica.
Gianni Pezzoli, Direttore del Centro Parkinson di Milano, Presidente dell’Associazione Italiana Parkinsoniani (AIP) e Presidente della Fondazione Grigioni per il Morbo di Parkinson ha dichiarato recentemente: “Ci auguriamo di ottenere presto dei risultati e offrire ai nostri pazienti un’opzione terapeutica in più in completa sicurezza”.
“Questo anche con l’obiettivo di frenare un certo turismo sanitario, che oggi coinvolge circa il 10% dei pazienti affetti da PSP che si recano all’estero per sottoporsi a infusioni con cellule staminali sia autologhe che eterologhe”.